Padre Bill Woestman ci chiarisce il contesto necessario a comprendere il duro linguaggio di Eugenio e l’urgenza che sente di avere dei buoni preti in una Chiesta che vede in crisi. Egli scrive:…
Per comprendere bene il pensiero di Eugenio de Mazenod, bisogna ricordarsi della situazione religiosa in Francia ai suoi tempi. Durante la Rivoluzione (1789-1799)
tutte le comunità religiose maschili e femminili erano state soppresse;
le loro case e le loro chiese erano state distrutte o utilizzate per fini profani;
il clero diocesano era stato perseguitato – condannato a morte, imprigionato, costretto all’esilio o alla clandestinità –
e tutti i seminari erano stati chiusi per molti anni.
Gli effetti di questa situazione si sono fatti sentire per molto tempo dopo che la persecuzione aperta era finita. Il numero dei preti attivi fra il 1809 e il 1815 era caduto da 31.870 a 25.874.
Questo è il contesto nel quale furono fondati gli Oblati e questo spiega in un qualche modo l’urgenza che Eugenio sentiva quando voleva alleviare le sofferenze della Chiesa.
“Prêtres” nel Dictionnaire des valeurs oblats