Eugenio insisteva continuamente sulla sua convinzione che i missionari dovevano essere strumenti attraverso i quali parla il Salvatore.
Inutile dirvi con quale gioia abbia letto e riletto ad altri la vostra relazione. Si può dire che il vostro primo colpo di assaggio è stato da maestro, tanto il Signore ha benedetto le vostre fatiche. E sarà sempre così quando riporrete tutta la vostra fiducia in lui.
È opera sua la conversione delle anime e può ottenersi soltanto con grazia di Gesù Cristo: grazia comunicata solo agli umili, a coloro cioè che dimentichi di sé riportano tutta gloria a Dio.
Da qui la grande differenza dei frutti prodotti da predicazione di poveri missionari paragonati alla nullità dei risultati della maggior parte dei predicatori quaresimali. Badiamo sempre all’utile, cerchiamo solo la gloria di Dio e la salvezza delle anime, stimandoci fortunati di essere stati scelti per essere stru-menti della sericordia di Dio; il Signore poi farà tutto per la nostra piena soddisfazione.
Lettera a Marc L’Hermite, 10 gennaio 1852, E.O. X n. 1096