MISSIONI POPOLARI: L’ANNUNCIO DEVE ESSERE VIVACE E INTERESSANTE

Il superiore della missione era uno dei responsabili del buon funzionamento di tutte le attività ed era suo compito assicurarsi che queste raggiungessero i loro obiettivi. Egli poteva essere considerato come una sorta di maestro di cerimonie e usava il momento degli annunci come mezzo importante affinché le attività andassero per il verso giusto.

Nel Cerimoniale per le Missioni, Eugenio dà un’indicazione del contatto e dei sentimenti umani che lui provava a trasmettere attraverso gli avvisi:

Gli avvisi devono essere arguti e interessanti. Non converrebbe darli, sempre in forma di rimprovero. Va anche bene, secondo i giorni, renderli un po’ allegri. Ma non si potrebbe mettere troppa attenzione per non cadere nella buffoneria o in scherzi triviali, cosa che è molto difficile se colui che li dà non ha una grande abitudini per i buoni scherzi e una grande conoscenza delle convenienze. Allora è infinitamente meglio attenersi a un tono serio, ma, mai, bisogna essere brontoloni, anche quando bisogna fare qualche rimprovero.

Cérémonial pour les Missions, Missions OMI, vol 78, n.276

 

 

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