SAREBBE UN DISTURBO PERDERE LA PACE DELL’ANIMA, RISPONDERE IN MODO PURAMENTE UMANO QUANDO LE COSE NON VANNO COME VOGLIO

Facendo una valutazione dell’anno Eugenio è consapevole di aver confidato troppo nei suoi sforzi e non abbastanza in Dio.

Bisogna che in avvenire confidi più nella potenza della preghiera che nell’attività che cerco di sviluppare per fare buona riuscita nelle opere a me affidate o che il Signore mi suggerisce di compiere.
Certo sarebbe da stolti non darsi da fare, anche solo considerando quel che han fatto i santi, che anzi bisogna darsi da fare molto; sarebbe però più stolto non puntare tutto sulla preghiera, l’intercessione dei Beati del cielo, dei giusti, degli angeli e specialmente della Vergine Santissima. Sarebbe un sovvertimento delle cose perdere la pace dell’anima e ribatter colpo su colpo in maniera assolutamente umana quando le cose non vanno a mio piacimento…

Note di ritiro, dicembre 1814, E.O. XV n.130

This entry was posted in note di ritiro and tagged , , . Bookmark the permalink.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *