GLI ATTEGGIAMENTI DELL’“ESSERE”: VIVERE ALLA PRESENZA DI DIO

Quello che aveva funzionato per sé, Eugenio voleva condividerlo così che avrebbe potuto essere utile per altri e li avrebbe guidati alla stessa qualità dell’“essere”.

La Regola perciò continuava con l’invito di Eugenio ai suoi Missionari a condividere lo stesso esercizio di continua formazione che aveva funzionato con efficacia per lui – vivendo nella consapevolezza di essere alla presenza di Dio.

L’intera vita dei membri della società deve essere un continuo raccoglimento.
Per arrivarci, avranno a cuore, prima di tutto, l’esercizio della presenza di Dio, esercitandosi con frequenza a fare corte, ma ferventi, preghiere giaculatorie.

Regola del 1818, Parte Seconda, Capitolo Due § 1 Il silenzio e il raccoglimento

 

“Rimanere silenziosamente alla presenza di Dio, ascoltarlo, essere attenti a lui, richiede molto coraggio e competenza.”        Thomas Merton

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