Category Archives: lettere

I PIÙ ABBANDONATI: ISTRUIRE, CONSOLARE E CONFORTARE I PRIGIONIERI

Il giovane padre Eugenio era una massa di energia durante i primi anni del suo ministero. Oltre a predicare alle persone che parlavano soprattutto in provenzale, dava grande importanza al suo lavoro con i carcerati ad Aix. Scrivendo all’amico Forbin-Janson, … Continue reading

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QUANDO SALGO SUL PULPITO… NON DIMENTICO DI CHIEDERE AL MAESTRO QUI PRESENTE DI ESSERE LUI STESSO A PARLARE ATTRAVERSO LE MIE LABBRA

La prima attività annotata di p. De Mazenod nel 1813 è la sua serie di omelie quaresimali fatte in provenzale nella Chiesa della Maddalena. Qui di seguito leggiamo come racconta del successo di questa iniziativa al suo amico, Charles Forbin … Continue reading

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SIAMO SACERDOTI SOLO PER LA CHIESA E CONSEGUENTEMENTE TUTTI GLI ISTANTI DELLA NOSTRA VITA SONO DOVUTI A LEI

Dopo la sua ordinazione, Eugenio trascorse un semestre come formatore al Seminario di San Sulpizio. I Sulpiziani infatti erano stati espulsi da Napoleone e i seminaristi più anziani già ordinati avevano preso la conduzione del seminario fino a che una … Continue reading

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UN SACERDOTE SENSUALE È AI MIEI OCCHI UN ESSERE DEFORME

Prendendo spunto da alcune riflessioni su come il futuro “Padre De Mazenod si sarebbe vestito”, Eugenio tocca due temi che saranno importanti per lui in futuro. Il primo è la sua critica ai preti che non vivono secondo i requisiti … Continue reading

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L’ORDINAZIONE: UNA OBLAZIONE GIOIOSA E GENEROSA

Eugenio riflette sull’esperienza della sua ordinazione al suddiaconato, in particolare sui suoi pensieri durante le Litanie dei Santi. Sebbene Egli non sia ancora un “Oblato”, il linguaggio di una gioiosa e generosa oblazione domina nella sua descrizione del ministero e … Continue reading

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IL VALORE PER UN PRETE DI UNA SINGOLA ANIMA RISCATTATA DALL’UOMO-DIO

Continuando nel tentativo di convincere sua Madre del valore della sua vocazione, Eugenio utilizza l’idea che l’intero ministero del cooperatore del Salvatore sarebbe ben speso se portasse anche solo una persona a conoscere la salvezza. In questo modo vuole far … Continue reading

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UN PRETE OFFRE LA SUA LIBERTÀ E LA SUA VITA PER LA CHIESA CHE SOFFRE

Il seminarista Eugenio riflette sul significato del sacerdozio in una Chiesa abbandonata: …… Il numero dei seminaristi è aumentato considerevolmente quest’anno; credo che tocchiamo il centinaio. Tra quanti ci congratuliamo di avere, contiamo un signore polacco della mia stessa età, … Continue reading

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UN PROGETTO CHE VIENE CERTAMENTE DA DIO

Eugenio aveva fatto un accurato processo di discernimento – e gli era stato detto dal suo Direttore spirituale che la sua vocazione sacerdotale era “chiara come il sole a mezzogiorno”. Una volta capita questa come la volontà di Dio, Eugenio … Continue reading

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QUANDO LA VOCE DI PERSONE SIGNIFICATIVE RISCHIA DI ESSERE PIÙ FORTE DI QUELLA DI DIO

Madame De Mazenod aveva dei progetti ambiziosi per suo figlio venticinquenne. Eugenio non aveva quindi il coraggio di dirle in faccia che voleva andare in Seminario. Così sceglie una strada indiretta e chiede a suo cugino, Roze Joannis, a sua … Continue reading

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NON C’È NIENTE DI ISTANTANEO NELLA CONVERSIONE

Se noi consideriamo il Venerdì santo del 1807 come il punto culminante del cammino di conversione di Eugenio e della ricerca di una direzione da dare alla sua vita, questo è il primo testo dopo quell’avvenimento che mostra come egli … Continue reading

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