LAVORANDO PER GLI ALTRI SONO STATO TROPPO INDULGENTE CON ME STESSO

Nel dicembre del 1814 Eugenio fa un ritiro personale, proprio durante uno dei momenti più significativi della sua vita. Era stato ad un passo della morte, la malattia lo aveva lasciato debilitato fisicamente e ora si accingeva a discernere la futura direzione del suo ministero. Durante questo ritiro segue gli esercizi spirituali di sant’Ignazio.

Eugenio segue i temi delle meditazioni (3 per giorno), le meditazioni e le letture giornaliere, ma soprattutto scrive le sue riflessioni personali.

Quanto bisogno avevo di questo ritiro! Mi sento come se avessi dimenticato la massima dell’autore dell’Imitazione di Cristo: è chiaro che lavorando per gli altri ho trascurato troppo me stesso, e questo ritiro sarà direttamente consacrato a riparare il danno che ne è venuto alla mia anima, prendendo i provvedimenti più saggi per evitare questo abuso per l’avvenire.
I prigionieri di guerra, la malattia che ho contratto, il ritorno in salute, l’incremento della congregazione della Gioventù, tutto quest’anno ha contribuito a buttarmi fuori di me; e le preoccupazioni seguite necessariamente a queste faccende, le difficoltà affrontate, gli ostacoli, i contrasti che ho dovuto prendere di petto mi han fatto perdere completamente il dominio interiore e molto spesso ho agito come un uomo, un uomo assolutamente imperfetto.
Invece di affidarmi unicamente alla preghiera per riuscire nel bene che mi proponevo, quante volte purtroppo mi sono servito di altri mezzi! Il mio amor proprio ferito, quando incontravo ostacoli, mi ha portato a fare molti peccati sia mormorando, sia ridicolizzando gli altri, sia mostrando disprezzo per coloro che avevano indubbiamente il torto di non favorirmi ma che,  tutto sommato, meritavano rispetto grazie al loro carattere sacro.

Note di ritiro, dicembre 1814, E.O. XV n.130

 p. Yvon Beaudoin commenta:

a margine della pagina Eugenio scrive: uso quest’anno il ritiro di padre Nepveu. Si riferisce all’opera di p. Francois Nepveu S.J.:  ritiro secondo lo spirito e il metodo di sant’Ignazio per gli ecclesiastici.
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