LA COMUNITÀ NON È UN ALBERGO

Eugenio continua le sue riflessioni sulla comunità e sull’impegno di ogni suo membro. Usa il concetto di casa non per intendere un luogo fisico, quanto il posto in cui la comunità prende forma.

Bisogna inoltre nutrire affezione per la casa. Chi la considerasse un albergo dove fermarsi di passaggio, non potrebbe compiere il bene: bisognerebbe poter dire come S. Tommaso: “haec requies mea” per tutti i giorni della mia vita. Mi accorgo che gl’istituti in cui regnava di più questo spirito son quelli che hanno operato un bene maggiore e in cui si viveva più felici. Dio ci faccia la grazia di essere compresi di questa verità e non trascuriamo nulla per ispirarla nei nostri giovani.

Lettera a Henri Tempier, 12 agosto 1817, E.O. VI n. 20

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