DOPO 150 ANNI, CHI E SANT’EUGENIO?

IL NOSTRO BENEAMATO FONDATORE NON CI HA ABBANDONATO

© Laurent Girard / Studio Mazenod (2011) – Tableau du Jean-Jacques Martin

Dopo la morte di Eugenio, gli Oblati hanno, nel 1861, convocato un Capitolo Generale. Nella sessione di apertura hanno rpeso la parola due decani della Congregazione: p. Tempier e il vescovo Guibert.

Tempier aprì il Capitolo dichiarando la sua convinzione nei confronti di Eugenio:

Questo uomo venerabile non è più in mezzo a noi, ma il suo spirito continua a vivere, per sempre, nel cuore dei suoi figli

Guibert riprendeva gli stessi sentimenti:

Sì, il nostro padre è morto, ma ci resta nostra Madre. La considero immortale. Vivrà grazie allo spirito del fodnatore

Fabre, eletto successore, conluse il Capitolo con queste parole:

Sento la presenza del nostro beneamato padre, non ci ha abbandonato.
Ero al suo cappezzale quando la sua fine era vicina e gli ho detto: Sarete sempre in mezzo a noi. Sì, mi ha risposto. Ed ha mantentuo la sua promessa.
Rimane in mezzo a noi attraverso le Sante Regole che ci ha lasciato e che sono l’espressione del suo amore per Dio e per la salvezza delle anime. E’ il glorioso testamento del suo grande cuore e, osservamdole, vi troveremo la nostra forza.
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