MISSIONI POPOLARI: RIUNIRE TUTTI ATTRAVERSO GLI ANNUNCI

Grazie alla generosità di Marisara Castaldo, Fabio Bruno e Vincenzo Altomonte che questo servizio in italiano può andare avanti! Vi ringrazio di cuore.

Dopo la pausa per la Pasqua, le riflessioni quotidiane sugli scritti di Sant’Eugenio ricominciano. Nelle prossime settimane continuerò ad esplorare il tema della predicazione delle missioni popolari. È stata la nostra principale attività missionaria in Francia e quindi credo sia importante entrare nei dettagli.

Un altro momento di contatto e di vicinanza si realizzava attraverso gli annunci fatti quotidianamente in chiesa, definiti come avis. Queste comunicazioni erano di vitale importanza per mantenere l’unità della missione: miravano a mostrare tutte le attività come intimamente legate tra loro, in modo da convincere le persone a partecipare il più possibile a tutto quello che veniva proposto.

Erano essenziali perché davano il giusto spirito alla missione ed erano come una chiamata rivolta al cuore di ogni persona. Per avere successo nella comunicazione, occorre creare un contatto con gli ascoltatori. Eugenio era molto attento a scegliere le persone che dovevano comunicare gli avvisi, e normalmente era lui stesso ad assumersi questo ruolo quando era in missione – anche quando la malattia gli impediva di predicare le lunghe omelie. Attraverso queste comunicazioni preparava il terreno all’azione del Salvatore nelle vite degli ascoltatori.

Negli scritti di Eugenio ci sono molti esempi dell’uso di questi avvisi. Ecco qui qualche esempio preso dalla Missione di Marignane:

Gli avvisi sono stati dati attraverso la ricapitolazione del discorso e hanno, naturalmente, portato a una nuovo e più pressante invito alla confessione .

Diario della missione a Marignane, 20 novembre 1816, E.O. XVI

Dopo la preghiera, ricapitolazone ordinaria e veemente avviso sulla santificazione della domenica che era abitualmente profanata dalle opere servili della maggioranza degli abitanti .

Diario della missione a Marignane, 23 novembre 1816, E.O. XVI

Gli avvisi hanno ruotato sulla cerimonia del mattino di cui si sono ricordate le circostanze più notevoli e si sono aggiunte delle riflessioni capaci di impressionare coloro che non avevano potuto andare

Diario della missione a Marignane, 2 dicembre 1816, E.O. XVI

Era dunque un momento molto importante, che, quotidianamente, doveva aiutare le persone a camminare lungo il percorso che i missionari desideravano. Forse potremmo imparare da qui per trasformare i nostri “avvisi parrocchiali” in qualcosa di più che una semplice trasmissione di informazioni?

 

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